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Commissione Mista Ordine-Università

Informazioni generali

Mission

Nel febbraio 2007 a seguito di una serie di contatti intercorsi tra il Presidente dell'Ordine ed il Preside della Facoltà di Ingegneria, è stata istituita la Commissione Mista Ordine degli Ingegneri di Udine - Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi di Udine.
La Commissione Mista, chiamata a svolgere un ruolo consultivo e propositivo in materia di Esami di Stato e aree affini, si tratta della prima sede istituzionale congiunta Ordine-Università dalla costituzione della Facoltà di Ingegneria e rappresenta un tavolo tecnico in materia di abilitazione alla professione, di percorsi di tirocinio, di attività di formazione continua e di aggiornamento professionale.
Uno degli scopi è quello di fornire indirizzi operativi per un coordinamento organico delle attività della Commissione Giudicatrice e definizione di linee di indirizzo esecutive sulla strutturazione e lo svolgimento delle prove previste nelle sessioni degli Esami di Stato (l’Ordine degli Ingegneri di Udine ha messo a punto il documento “Proposta organizzativa per lo svolgimento delle prove dell’Esame di Stato per l’abilitazione alla professione di ingegnere - Linee di indirizzo operativo ”).

Dal 2006 nella primavera di ogni anno l’Ordine degli Ingegneri congiuntamente con l’Università degli Studi di Udine, e con la gestione a cura del Consorzio Friuli Formazione (ente di alta formazione fondato nel 1995 dall'Università con altri soggetti pubblici e privati), propone e sostiene seminari di orientamento e di preparazione agli Esami di Stato. Questi seminari rappresentano un primato nel settore della formazione congiunta Ordine-Università per la preparazione agli Esami di Stato, e sono uno dei progetti più apprezzati dai neolaureati (sono dedicati anche agli studenti iscritti agli ultimi anni dei Corsi di Laurea in Ingegneria) che intendono sostenere l’Esame di Stato per l’abilitazione alla professione; sono articolati in settori in base alla specializzazione conseguita: Ingegneria dell’Informazione, Ingegneria Civile e Ambientale, Ingegneria Industriale e Gestionale.
Il progetto, sviluppato dalla Commissione Mista Ordine-Università e sostenuto per la maggior parte da professionisti, vede negli incontri l'esposizione di problematiche importanti della vita professionale, dalla deontologia agli aspetti legislativi, dai rapporti con le pubbliche amministrazioni alla gestione amministrativa ed economica dello studio tecnico, fino agli aspetti più propriamente operativi e progettuali dei vari settori dell'ingegneria.
La stretta collaborazione tra ingegneri esperti dell’Ordine e docenti universitari ha consentito di strutturare i seminari garantendo un equilibrio tra la presentazione degli aspetti generali delle tematiche trattate e le tecniche progettuali e pratiche. Diversi docenti e relatori sono coinvolti come membri aggregati nella Commissione Giudicatrice agli Esami di Stato, affinché ci sia una continuità con la preparazione data dalla partecipazione ai seminari.

Parallelamente all’attività formativa è stata sviluppata anche un’attività editoriale che ha portato alla stampa dei “Quaderni tecnici di Ingegneria”, con lo scopo di dare consistenza e permanenza nel tempo all’iniziativa di formazione. Nei volumi della Collana, grazie a contributi di docenti universitari e di professionisti degli Ordini, vengono riportati argomenti specifici ed esperienze pratiche a completamento di quanto presentato nel corso delle lezioni, e tutto il materiale pubblicato è fornito ai partecipanti per costituire una base di riferimento per la preparazione dell’Esame di Stato e l'inizio della professione.

La Commissione Mista partecipa alle riunioni annuali del Comitato di Indirizzamento Dipartimentale dell’Università degli Studi di Udine in merito all’offerta didattica dell’anno accademico, alle audizioni dell’A.N.V.U.R. (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) per l’accreditamento al sistema nazionale di corsi di laurea proposti dall’Università, a incontri con il Centro Internazionale di Scienze Meccaniche quale editore in forma digitale dei volumi della Collana Quaderni Tecnici di Ingegneria, e con il Consorzio Friuli Formazione quale organizzatore di corsi e seminari.

Il 16 aprile 2018 è stata firmata la nuova Convenzione tra l'Ordine degli Ingegneri e l'Università, di durata triennale, che regola i rapporti della Commissione dopo i numerosi cambiamenti normativi sopraggiunti negli ultimi anni.
Fanno parte della Commissione: il Presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Udine, il Direttore del Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura dell'Università degli Studi di Udine, un ingegnere iscritto all'Albo e un docente universitario per ognuno dei tre settori previsti dal D.P.R. 328/2001.

Contatti

Partner

Università degli Studi di Udine

Consorzio Friuli Formazione 

Coordinatore e Consiglieri / Membri partecipanti

  • Commissione 2018- 2021

ing. Stefano Barbina (Coordinatore) tel.cel. 347.5872561
ing. Stefano Guatti (Presidente dell'Ordine degli Ingegneri)
ing. Massimo Blasone
ing. Nicola De Bortoli
ing. Antonio Piva
prof. Marco Petti (Direttore del Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura)
prof. Pierpaolo Palestri
prof. Gaetano Russo
prof. Onorio Saro

 

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17/01/2019

Progetto pilota di Commissione mista Ordine-Università

 

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18/10/2014

Quesito su laurea in Ingegneria adatta all'attività prevista dalla Legge 10/1991

>-----Messaggio originale-----
>Inviato: lunedì 6 ottobre 2014 09:15
>A: Segreteria Ordine Ingegneri Udine
>Oggetto: Info
>
>Buongiorno,
>Volevo sapere un informazione: per poter redigere una legge 10 e quindi anche firmarla che laurea in ingegneria serve ? Attualmente sono perito edile e non posso firmarla; avendo frequentato anni fa un po' di corsi all'Università ho deciso di terminarla.
>Avevo frequentato ing. civile: è un titolo idoneo per ciò che mi serve ? O devo frequentare ing. Gestionale o Meccanica ?

Rispondo volentieri al quesito per quanto di mia competenza e conoscenza sull'argomento.
Innanzitutto premetto che non esistono elenchi di professionisti ad hoc per la redazione e firma della relazione prevista dalla Legge n.10/1991. Pertanto si deve tenere conto che la prestazione rientra nelle competenze del professionista, il quale deve essere abilitato alla progettazione di edifici e impianti asserviti agli edifici stessi. L'interpretazione corrente della Legge 10/1991  considera infatti le prestazioni energetiche del sistema edificio-impianto, e dunque l'affidamento dell'incarico deve essere dato ad un professionista che è competente in ambedue le materie.
A tutt'oggi mi risulta che periti edili e ingegneri civili non hanno alcun problema in merito alla redazione della relazione di progetto prevista dagli articoli 26-28 della Legge n.10/1991 (in quanto abilitati alla progettazione di edifici e impianti, e mi risulta che molti periti edili oggi firmano le relazioni da lei indicate). Tali articoli parlano di progetto delle opere rispondente alle prescrizioni sull’uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili...
La relazione di Legge 10 è dunque un allegato del progetto (relativo agli isolamenti termici e agli impianti), il quale deve a tutt'oggi seguire quanto previsto dal D.Lvo n.192/2005 e succ. mod. e int. (per nuove costruzioni, ristrutturazioni, riqualificazione energetica, manutenzione dell'involucro edilizio, installazione di impianti termici, ...) riguardante l'attuazione della direttiva 2002/91/CE  relativa al rendimento energetico nell’edilizia.
Quella che viene indicata come Relazione di Legge 10 è meglio chiamarla Relazione prevista dal D.Lvo n.192, che cita (art.8): il progettista o i progettisti, nell'ambito delle rispettive competenze  edili, impiantistiche termotecniche, elettriche e illuminotecniche, devono inserire i calcoli e le  verifiche previste dal presente decreto nella relazione tecnica di progetto attestante la rispondenza
alle prescrizioni per il contenimento del consumo di energia degli edifici e dei relativi impianti termici ...
I calcoli e le verifiche citate sono considerate all'art.4 del D.Lvo n.192/2005 dove si parla di calcolo delle prestazioni energetiche, fabbisogno energetico, vettore energetico, energia rinnovabile, normativa tecnica UNI e CTI, ... (dunque servono competenze specialistiche !).
Infine, si tenga presente che i calcoli indicati nel citato art.8 sono gli stessi necessari per poter redigere anche l'attestato di prestazione energetica (disciplinato dal D.M. 26.06.2009 - Linee Guida per la certificazione energetica degli edifici), il quale prevede che il soggetto certificatore abbia i requisiti di cui al D.P.R. 75/2013, che contiene i titoli di laurea richiesti (allego il decreto e tabelle riassuntive affinché si possano prendere a riferimento le lauree magistrali o triennali indicate: se queste sono richieste per svolgere il ruolo il certificatore energetico, ritengo che anche per fare il progettista si devono avere almeno gli stessi requisiti).
Come si vede, le competenze richieste sono molte (l'impiantistica di oggi parla di pompe di calore, sonde geotermiche, pannelli solari termici e fotovoltaici, nozioni di elettrotecnica, ...) e quindi il mio suggerimento è quello di seguire almeno un corso universitario di ingegneria civile, edile, energetica, o ambientale.

ing. Stefano Barbina
Coordinatore Commissione Mista Ordine - Università

 

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16/11/2010

Linee indirizzo CNI per Esame di Stato

 

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01/04/2006

Proposta organizzativa per lo svolgimento delle prove dell'Esame di Stato per l'abilitazione alla professione di Ingegnere

 

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17/08/2001

Decreto del Presidente della Repubblica 5 giugno 2001 n. 328

 

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