16/01/2025
Categoria: Notizie
Il Consiglio Nazionale ha sin dal primo momento segnalato la necessità di applicare la legge sull'Equo compenso anche al Codice dei Contratti Pubblici, vista la sua diretta implicazione sulla qualità delle prestazioni professionali.
Ciononostante, a partire dall'entrata in vigore della legge 21 aprile 2023 n. 49 sono emersi, pur minoritari, degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali divergenti in ordine alla corretta applicazione nel settore dei contratti pubblici.
Con l'approvazione del decreto legislativo 31 dicembre 2024 n. 209 sono state introdotte numerose e rilevanti modifiche all'impianto del Codice dei contratti pubblici, alcune delle quali incidenti direttamente sulla disciplina dell’equo compenso.
Il d.lgs. n.209/2024 - ai sensi dell’art. 97 del medesimo - è entrato in vigore in data 31 dicembre 2024.
L’intento del Decreto correttivo è quello di intervenire per risolvere talune criticità, incongruenze e disfunzioni emerse nell’applicazione del Codice dei contratti pubblici, a seguito del confronto e dell’audizione del mondo delle imprese e dei professionisti del settore.
L’obiettivo perseguito è quello di chiarire, in via legislativa, gli ambiti applicativi di norme controverse e dibattute, quali quella sul divieto di prestazioni professionali gratuite e quelle riguardanti le modalità applicative dell’equo compenso applicato ai servizi di ingegneria e diarchitettura.
Nella circolare 240 sono analizzate solamente le novità riguardanti l’equo compenso, rinviando a una successiva circolare ulteriori commenti sui contenuti di pari importanza del Correttivo.
L’intervento di riforma si è realizzato attraverso una duplice direttrice. Per un verso, è stato inciso l’art. 8 del Codice dei contratti pubblici, dedicato al “Principio di autonomia contrattuale. Divieto di prestazioni d’opera intellettuale a titolo gratuito aggiungendo le seguenti parole alla fine del secondo periodo del comma 2 dell’art.8: “secondo le modalità previste dall’art.41, commi 15-bis, 15-ter e 15-quater.”
Per altro verso, l’art. 14, primo comma, lettera i), del d.lgs. n. 209/2024 ha recato modifiche al testo dell’art. 41 del Codice dei contratti pubblici, attraverso l’introduzione di tre nuovi commi, dopo il comma 15.
Per maggiori informazioni si consulti la circolare allegata.
Allegato
CIRCOLARE 240